La radio mi ha accompagnato sin dall'infanzia. Mia nonna era sarta e lavorava in casa. Io trascorrevo intere giornate con lei e lei aveva la radio sempre accesa, dalla mattina presto fino a notte fonda. La radio era la RAI e si ascoltavano i grandi intrattenitori e autori, da Alto Gradimento a Hit Parade condotta da Lelio Luttazzi fino alla metà degli anni 70.
Poi nascono le radio private e io, ragazzino di 13 anni, ne rimango folgorato trascorrendo nottate ad ascoltare quella musica che arrivava da tutto il mondo.
L’occasione per entrare nel mondo della radio in prima persona mi arriva agli inizi degli anni 80 partecipando, quasi per gioco, ad un concorso per nuove voci indetto da Radio Tangenziale Ovest, una piccola emittente del comune di Cesano Boscone. Sono gli ascoltatori a votare e in maniera del tutto inaspettata vinco il concorso entrando a far parte dello staff.
Conduco un programma pomeridiano di musica a richiesta con dediche. Me lo ricordo con una grossa emozione avvolta da molta angoscia per le decine di telefonate che ricevevo. Non avevo regia e mi dovevo occupare di rispondere al telefono, scrivere la dedica, cercare il disco e andare in onda. Nonostante i buchi in onda che questa modalità di trasmissione generava, il tutto mi piaceva tantissimo.
Amavo il rock, i miei artisti preferiti erano i Led Zeppelin, Jimi Hendrix, I Canned Head ma a Radio Tangenziale Ovest incontro un dj totalmente innamorato dei Beatles. Li metteva ovunque, dalle basi per gli stacchi pubblicitari fino al sottofondo del parlato. Per me i Beatles erano le canzoni più famose, ma fino ad allora non erano mai riusciti ad attrarmi oltre le 2 famose compilation blu e rossa. La passione di questo ragazzo per i Beatles, il suo modo di raccontarli nelle storie più intime, nella tecnica e nella ricerca musicale mi incantarono e da quel momento diventano anche la mia scimmia.
Con i Beatles scopro tutto quello che va oltre al rock. Imparo a conoscere il jazz, il blues, il funky e la musica etnica. Così le mie trasmissioni si fanno più attente alla qualità musicale e dopo qualche anno di collaborazione con Radio Tangenziale Ovest mi sposto a SuperRadio di Corsico dove conduco un programma notturno bisettimanale e un programma il sabato pomeriggio.
Agli inizi degli anni 90 entro in contatto con Radio Delta International di Parabiago. E’ il periodo della musica Fusion e mi propongono di condurre una trasmissione serale che ha come filo conduttore proprio la Fusion. E’ un periodo molto interessante, dove incontro diversi artisti con delle conduzioni live.
A metà degli anni 90 torno a SuperRadio di Corsico e tramite Nicola Vitiello, che conduceva il programma prima del mio e che collaborava con Radio Capital, ottengo un provino con Cecchetto, allora titolare di Radio Capital, ma quello che viene definito il mio stile non è compatibile con la linea musicale di quel periodo di Radio Capital e vengo scartato.
Nel 97 SuperRadio vende le proprie frequenze e da allora ho smesso di fare radio dedicandomi al altro.
Entro in contatto con Radio SP30 grazie a Riccardo Sisti, che conosco alla consolle durante la festa dello sport di Gudo Visconti. Dopo qualche contatto occasionale, Riccardo mi invita a partecipare come ospite alla sua trasmissione. Da qui nasce il progetto “A casa di Tommy, racconti musicali”.
L’idea del programma è quella di creare un incontro tra amici, appassionati di musica, e di raccontarsi storie di artisti, brani musicali e tutto ciò che gira intorno alla musica.